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CREMONA. COMMERCIO

Tra addii e nuovi arrivi via Solferino cambia pelle

I negozi si riorganizzano: due chiusure certe, una possibile e un trasferimento. L’analisi dei commercianti: «Turnover fisiologico, questa resta un’isola felice»

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

31 Gennaio 2020 - 08:40

Tra addii e nuovi arrivi via Solferino cambia pelle

CREMONA (31 gennaio 2020) - Lodovico Guenzi, il cantante de Lo Stato Sociale, reduce dalla seconda replica de Il Giardino dei Ciliegi sul palco del Ponchielli, attraversa piazza del Comune. Al suo fianco c’è Nicola Borghesi, il regista dello spettacolo teatrale: «Vieni, Lodo. Ti porto a vedere una strada meravigliosa» dice, imboccando via Solferino. Duecento metri scarsi lastricati di porfido su cui si affacciano, ammiccanti, le vetrine dei negozi che cadenzano il ritmo del passeggio nel cuore della Cremona antica. «Non è bellissima? Sembra uscita da un testo di Guido Gozzano», osserva Borghesi, mentre sposta lo sguardo da destra a sinistra. Quel magnifico tratto di città, che si diparte dalla base del Torrazzo come una costola di pietra, è per tutti – residenti e visitatori – un ammaliante invito alla scoperta. Che, a breve, riserverà diverse novità. Perché via Solferino, signora nobile ed elegantissima, si prepara a cambiare abito tra vetrine spente e nuove insegne.
Nel turnover delle attività – del tutto naturale per una delle strade simbolo del commercio nel cuore della città – certa è la chiusura di Lepis, punto vendita di abbigliamento al civico 6. Al cartello arancione con la scritta ‘affittasi’ si è affiancato, nei giorni scorsi, un altro annuncio: «Il negozio rimarrà chiuso per tutta la settimana». Forse una trattativa per il subentro è già in atto. Poche decine di metri più in là, sullo stesso lato della via, si abbasserà un’altra serranda: quella della storica Merceria Orsini. Per i gestori si avvicina l’ora della pensione. La targa a caratteri slanciati che campeggia sopra la porta d’ingresso verrà, dunque, definitivamente rimossa: un segno della vecchia Cremona destinato a sparire per sempre. A proposito di negozi che indossano la storia della città, anche la Profumeria Rosa potrebbe chiudere i battenti. La signora Giusy, che siede dietro al banco «da una vita – dice lei – sta pensando al ritiro: «A dire il vero ci rifletto da un po’, ma alla fine non riesco a convincermi ad abbandonare questo posto speciale». Una scelta combattuta: «Deciderò nei mesi a venire. La crisi economica? Non c’entra affatto. Io ho la mia età e sono un po’ stanca, ma resto innamorata del mio lavoro» dichiara, sulla soglia di quel negozio che, tra sgargianti articoli di bigiotteria e scatole che custodiscono boccette di profumo, restituisce il perfetto ritratto di una bottega vecchia maniera. Splendida, perché senza tempo. Proprio di fronte alla Profumeria Rosa sorge Ginger, raffinato e originale negozio di abbigliamento. La titolare, Samantha, si prepara a traslocare.

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Commenti all'articolo

  • spippomv

    31 Gennaio 2020 - 15:39

    ....i centri commerciali si trovano abbondantemente a ridosso di tutte le realtà urbane...il problema del centro storico è da cercarsi altrove....

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  • rugginesana

    31 Gennaio 2020 - 10:28

    Tutto il centro storico è in crisi a causa della continua apertura di centri commerciali e del problema parcheggi, quindi non ci sarà speranza per nessuno .

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