L'ANALISI
23 Gennaio 2020 - 15:40
Il carcere di Cremona
CREMONA (23 gennaio 2020) - Era tra i familiari dei detenuti della Casa Circondariale di Cremona che attendevano di effettuare il colloquio con i congiunti carcerati, ma era anche in possesso di sostanza stupefacente diretta al carcerato abilmente occultata nel pacco viveri che non è però sfuggita agli attenti controlli dei poliziotti penitenziaria. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Commenta Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “La donna era entrata in carcere per fare il colloquio con il familiare detenuto ed aveva portato con sé un pacco viveri destinato al congiunto. Gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno però colto segnali di nervosismo e hanno sottoposto il contenuto del pacco ad un attento controllo, rinvenendo quattro ovuli di hashish nascosti nello spezzatino di carne. La donna è stata denunciata e la droga sequestrata".
Capece evidenzia come “quel che è accaduto a Cremona ci conferma che la tensione che caratterizza le carceri, al di là di ogni buona intenzione, è costante. Le carceri sono più sicure assumendo gli agenti di Polizia Penitenziaria che mancano, finanziando gli interventi per potenziare i livelli di sicurezza delle carceri, come ad esempio i body scanner che potrebbero comunque aiutare molto in termini di prevenzione e contrasto circa l’introduzione di materiale illecito e non consentito nelle carceri”.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris