L'ANALISI
22 Gennaio 2020 - 08:03
CREMONA (22 gennaio 2020) - In cento studenti hanno frequentato laboratori per riflettere sul tema delle relazioni, in 600 hanno partecipato a incontri e azioni di sensibilizzazione sui temi relazionali fra adolescenti in contesti scolastici. Sono 300 gli studenti chiamati a fare da peer educator all’interno delle scuole superiori della provincia per aiutare i coetanei a far fronte al bullismo e al cyberbullismo. In 80 — fra studenti, genitori e professori — hanno frequentato gli sportelli di primo ascolto per raccontare situazioni di disagio e di difficoltà. Le iniziative, coordinate e condotte dal Criaf di Paola Cattenati sono state realizzate in collaborazione con la Rete territoriale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo del territorio provinciale, Rete BullisNo di cui la scuola capofila è il Liceo Manin, con coordinatrice Rossella Russo. Le ore di sportello, gli incontri di formazione e informazione dedicati a ragazzi e docenti sono stati finanziati grazie alle risorse del bando regionale Linea Bullout 2018/2019 che ha visto coinvolgere oltre a 27 scuole del territorio anche tutta una serie di associazioni ed enti del territorio come l’Ats Valpadana, l’associazione La zolla, l’associazione Antonio Moore, l’Unuci, il Coni, il Panathlon, il Comune di Soresina, l’Aics, l’A.Ge, l’Asst di Cremona e Crema.
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