Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

Rapina in banca, vittime in aula dodici anni dopo

Era il 10 dicembre del 2007 quando un rapinatore con il berretto da baseball in testa e il taglierino in tasca, entrò nell'allora Banco di Brescia oggi UBI Banca. Assalto che fruttò 6mila euro

Daniele Duchi

Email:

redazione@laprovinciacr.it

21 Gennaio 2020 - 15:16

La rapina in banca, le vittime in aula dodici anni dopo

CREMONA (21 gennaio 2020) - La cassiera nel frattempo andata in pensione, il direttore della filiale, attualmente in servizio a Brescia, ma che in pensione ci andrà fra sette giorni, il carabiniere all’epoca in servizio a Cremona, venuto su da Viterbo, il cliente che, intanto, è diventato nonno sette volte, l’ispettore della squadra mobile anche lui già in pensione. Del resto, sono trascorsi 12 anni e 36 giorni da quel 10 dicembre del 2007, lunedì, quando un tizio con il berretto da baseball in testa e il taglierino in tasca, entrò in banca: l’Ubi Banca di via Mantova, ma, allora, si chiamava Banco di Brescia.
Ed è così che ben 12 anni e 36 giorni dopo, oggi, nel corridoio del Tribunale si è assistito ad una ‘carrambata’. Si sono ritrovati qui l’ex cassiera, il quasi ex direttore, il cliente oggi settantenne, tra i testi del pm Milda Milli.
Saluti e abbracci, fuori. Dentro, in aula hanno ripescato nella memoria qualche pezzo dell’assalto che fruttò 6mila euro al rapinatore poi fuggito dopo aver chiuso tutti in bagno. Per l’accusa è Pietro di nome, Riccio di cognome, «molto ricciolino» nei ricordi dell’ex cassiera.
Pretendere che dopo tutti questi anni, i rapinati si ricordassero, per filo e per segno, l’assalto, è impossibile. E nessuno lo ha preteso: né il pm né i tre giudici. In loro soccorso c’erano le dichiarazioni rese alla squadra mobile il 17 marzo del 2008, ovvero tre mesi dopo la rapina, quando la memoria era ancora fresca e tutti riconobbero, chi «con massima certezza», chi «senza ombra di dubbio», Riccio nella foto numero 3 sulle 6 loro esibite. Un tipo sui 25 anni, un metro e settanta di altezza, magro, carnagione scura, accento campano.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • 3698

    22 Gennaio 2020 - 11:41

    Ridicolo è dir poco ...questa è la giustizia italiana che il cittadino paga profumatamente….

    Report

    Rispondi

  • themitch

    22 Gennaio 2020 - 06:12

    Ridicoli, se il processo produttivo italiano seguisse l'efficienza del sistema giudiziario saremmo ancora al medioevo!

    Report

    Rispondi