L'ANALISI
16 Gennaio 2020 - 09:59
Nel riquadro lo scienziato Cesare Galli
CREMONA (16 gennaio 2020) - Potrebbe essere più vicina la salvezza del rinoceronte bianco settentrionale: altri due embrioni sono stati infatti ottenuti nell’ambito del programma di salvaguardia condotto in Kenya e nel quale l’Italia gioca un ruolo di primo piano con il gruppo di lavoro dello scienziato cremonese Cesare Galli, del laboratorio Avantea di Cremona, e Barbara de Mori, dell’ Università di Padova. Lo rende noto lo stesso gruppo di ricerca, coordinato dal centro Leibniz per la fauna selvatica. La tecnica con cui sono stati ottenuti gli embrioni ha dimostrato di funzionare e i ricercatori sono pronti ad affrontare i prossimi passi del loro programma di salvaguardia. I primi due embrioni erano stati ottenuti in settembre, grazie all’intervento di fecondazione artificiale eseguito in agosto utilizzando gli ovociti delle femmine di rinoceronte bianco Fatu e Najin e il seme congelato degli ultimi due maschi della specie, Suni e Sat. La procedura di fecondazione assistita è stata ripetuta il 17 dicembre 2019 e i due embrioni sono stati ottenuti a Natale. E' un risultato che aumenta in modo significativo le probabilità di successo nell’ottenere nuovi esemplari», hanno rilevato i ricercatori. «La tecnica - hanno aggiunto - ha dimostrato di essere sicura e riproducibile e può essere adottata regolarmente prima che gli animali diventino troppo anziani».
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