L'ANALISI
14 Gennaio 2020 - 08:52
La chiesa di San Siro a Soresina
SORESINA (14 gennaio 2020) - «E’ l’ignoranza a muoverli. E la voglia di sfidare le regole». Don Andrea Piana, vicario del Sirino e profondo conoscitore del mondo giovanile soresinese, suo malgrado si è visto costretto a interrogarsi sull’atto sacrilego compiuto in chiesa, la notte di Capodanno, da una compagnia di ragazzi e ragazze ancora senza nome. «Nel confronto quotidiano con gli adolescenti – spiega – si avverte sia il rifiuto di accettazione delle regole che la sfrontatezza di provare a sfidarle. Intendiamoci: la stragrande maggioranza dei giovani che frequentano l’oratorio si comporta bene, ma esistono anche dei gruppetti condizionati da una disarmante inconsapevolezza, da un vuoto di valori che non consente loro di comprendere la gravità di alcuni comportamenti. Sono convinto che chi ha bestemmiato in chiesa neanche si sia reso d’aver offeso i fedeli raccolti in preghiera, né tanto meno d’aver mancato di rispetto alla comunità intera; non è consapevole di quanto deplorevole sia risultata la propria condotta, ma non per cattiveria; per ignoranza».
«Quanto accaduto in San Siro la notte di Capodanno è indubbiamente grave. Bene ha fatto il parroco a utilizzare le parole che ha utilizzato, ed è chiaro che in questo caso servono punizioni severe. Detto questo, per quel che mi riguarda, se devo attribuire delle responsabilità non posso che partire delle famiglie. So per certo che in alcuni casi ad alcuni genitori sono stati segnalati i comportamenti scorretti, o meglio vietati, dei propri figli, ma i colloqui non hanno dato esito, e le scorribande sono proseguite esattamente come prima. Purtroppo rilevo un’evidente difficoltà da parte delle famiglie a intervenire in modo deciso sui ragazzi, e anche da parte nostra nell’individuare chi siano i responsabili. Pertanto invito i cittadini, quando ravvisano atti vandalici o schiamazzi, a informare subito in modo tempestivo le forze dell’ordine o le autorità. La collaborazione rimane lo strumento più efficace per risolvere il problema».
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