L'ANALISI
10 Gennaio 2020 - 16:59
L'équipe di Neurochirurgia
CREMONA (11 gennaio 2020) - All’Ospedale di Cremona si pratica l’endoscopia endonasale. Il primo intervento è stato eseguito, poco più di un mese fa, dall’équipe di Neurochirurgia diretta da Antonio Fioravanti. La paziente è una donna di 65 anni, alla quale è stato rimosso un macroadenoma dell'ipofisi di circa 3 cm. Si tratta di un tumore benigno della ghiandola ipofisaria che può produrre ormoni, causando sindromi patologiche debilitanti come il Morbo di Cushing o l’acromeglia, oppure può portare a un difetto visivo fino alla cecità.
“L'intervento si è svolto in anestesia generale – spiega Fioravanti con tecnica endoscopica endonasale: attraverso la narice, con una telecamera, si raggiunge la zona "sellare" dove si trova il tumore. Grazie ad un canale di lavoro si introducono delle micropinze e degli aspiratori per asportare la lesione. L’équipe in genere è formata da professionisti esperti, in quanto vi è la necessità di una manualità e di una conoscenza anatomica endoscopica specifica. In questo caso, con me in sala operatoria c’era un’équipe multidisciplinare composta da Laura Milanese (Neurochirurgia ASST Cremona), Elena Grappa (Responsabile Neuroanestesia ASST Cremona) e il personale infermieristico di sala Erica Maestri, Silvia Mazzoni e Ambra Zorza. L’intervento si è svolto in collaborazione con due colleghi neurochirurghi dell’ASST di Brescia, Marco Fontanella e Francesco Doglietto”.
La Neurochirurgia cremonese nel 2019 ha registrato un incremento significativo del numero di ricoveri - passato da 680 del 2018 a 778 - rendendo necessario l’ampliamento degli spazi fruiti dal reparto.
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