L'ANALISI
04 Gennaio 2020 - 17:01
CREMONA (4 gennaio 2020) - Aria sempre irrespirabile e misure antismog che restano in vigore, non soltanto a Cremona ma anche nella gran parte delle province lombarde in cui sono scattate l’altro giorno, dopo lo sforamento dei limiti, come previsto dalle norme. Da oggi le misure temporanee di primo livello nei Comuni con più di 30.000 abitanti, oltre a quelli aderenti su base volontaria, vengono revocate soltanto nella provincia di Como. Restano attive, oltre che a Cremona, nelle province di Milano, Monza, Pavia e Bergamo. Insomma, i dati confermano superamenti diffusi del limite del PM10 con l’eccezione della fascia prealpina. La situazione a Cremona resta parecchio negativa. Secondo i dati, diffusi ieri da Arpa Lombardia, raccolti nelle centraline cremonesi nelle 24 ore precedenti, le PM10 restano molto oltre la soglia di emergenza (fissata a 50 microgrammi per metro cubo): 70 a piazza Cadorna, 76 a Spinadesco e 73 in via Fatebenefratelli. Quasi tre volte oltre il limite anche le micidiali PM2,5 (con soglia d’allarme fissata a 20), che nelle stesse centraline hanno fatto registrare rispettivamente 58, 65 e 63. Senza un cambiamento delle condizioni meteorologiche, il quadro è destinato a peggiorare.
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