CALCIO
31 Dicembre 2019 - 07:52
CREMONA (31 dicembre 2019) - Quarantadue giorni di sforamento della soglia massima consentita (50 microgrammi al metro cubo), sette al di sopra del valore limite dei 35 giorni ‘permessi’ nell’arco dei dodici mesi. Dal punto di vista statistico, quello relativo alla concentrazione di polveri sottili tra il 1° gennaio e il 19 dicembre è il miglior risultato da sedici anni a questa parte (il picco negativo si era registrato nel 2004, con un totale di 147 giorni oltre il limite); ma la situazione e le previsioni meteo, insieme ai dati registrati nelle ultime ore, non lasciano presagire nulla di buono sul fronte della qualità dell’aria per l’inverno 2019/2020 iniziato da poco.
Ieri le tre centraline di Cremona (Spiandesco, Zaist e piazza Cadorna) erano tutte sopra quota 67.
Oggi e domani, in particolare, sono previste condizioni molto favorevoli all’accumulo degli inquinanti; condizioni che giovedì si attenueranno leggermente, rimanendo comunque particolarmente critiche. Con una concentrazione rilevata di 55 microgrammi al metro cubo, la giornata di domenica scorsa è stata la peggiore del periodo natalizio, nel quale i dati erano sempre rimasti al di sotto della soglia di allarme. Ma nei prossimi giorni la situazione sembrerebbe destinata a modificarsi in modo negativo.
Fin dal primo ottobre scorso, in ogni caso, nel territorio del Comune erano entrate in vigore le misure strutturali permanenti messe a punto per migliorare la qualità dell’aria. In caso di superamento del limite giornaliero di PM 10 per diversi giorni consecutivi, tali misure prevedono inoltre l’adozione di ulteriori interventi a carattere temporaneo di primo e secondo livello da sommare a quelli già previsti dalle misure strutturali.
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