CALCIO
12 Dicembre 2019 - 09:25
CREMONA (12 dicembre 2019) - Prima il post sulle "sardine nere", poi la bufera social e quella politica che lo ha portato a dimettersi da segretario cittadino della Lega, mantenendo il ruolo in consiglio comunale e di presidente della Commissione vigilanza. Pietro Burgazzi interviene per la prima volta su quanto accaduto e lo fa con una nota: "In relazione al post da me, erroneamente condiviso, tengo a precisare che non intendevo offendere nessuno, in quanto il vocabolo sbagliato e frainteso intendeva essere una risposta politica non di genere. Pensando che stessero suonando strumenti a percussione, usavo un verbo, probabilmente inappropriato, in quanto frainteso. Ironizzando intendevo battere un tamburo, non ho usato termini come "prostituzione" o "meretricio", quindi non intendevo offendere nessuno. Come ripeto era una interpretazione del verbo del tutto goliardica senza nessuna intenzione di offendere. Per quanto riguarda l'accusa, chiaramente tendenziosa, di razzismo, preciso che sono felicemente sposato con una donna straniera, pertanto mi sembra del tutto fuori luogo. Al di là di questa spiacevole parentesi, mi scuso per un verbo da me involontariamente sbagliato, ma sentire dichiarazioni di sessismo e di razzismo da persone che quando si scrivono post contro Matteo Salvini chiedendone la morte con i suoi figli, mi sembra a dir poco irriverente. Ormai che venga facile strumentalizzare ogni cosa per tirare fieno in cascina, è risaputo, ma ripeto, non intendevo "assolutamente" usare il verbo "battere" come lorsignori hanno inteso. Al di là di questo sto facendo indagini sul come e perché è nata questa polemica, visto che non sarebbe la prima volta che mi vengono imputati commenti su post da me non scritti. Poi seguiranno precisazioni in merito. Pietro Burgazzi".
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