L'ANALISI
10 Dicembre 2019 - 07:15
CREMONA (10 dicembre 2019) - Torna alta la tensione tra lavoratori e vertice aziendale alla Maschio Gaspardo, nello stabilimento di via Bredina, a pochi metri dalla tangenziale, dove si realizzano macchine operatrici per l’agricoltura. Oggetto del contendere il trattamento economico legato alla tredicesima mensilità, la cui corresponsione è imminente.
«Con un’informativa, l’azienda ci ha riferito che, in relazione alla tredicesima, verserà due tranche: 400 euro il 20 dicembre e la parte restante il 3 gennaio prossimo.
Abbiamo deciso di uscire subito dallo stabilimento», spiega uno degli addetti sindacali, che prosegue così: «Siamo amareggiati. In 130 - prosegue il lavoratore - abbiamo garantito la stessa produttività di quando in servizio eravamo molti di più. E questa è il trattamento che riceviamo. Siamo l’unico stabilimento che non è in cassa integrazione».
Alla domanda su quale sarà la condotta tenuta oggi, gli operai usciti dalla fabbrica hanno fatto sapere, senza giri di parole, che rientreranno al lavoro ma che se non ci sarà un passo indietro dell’azienda l’attività riprenderà rallentata
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