L'ANALISI
09 Dicembre 2019 - 08:13
CREMONA 9 dicembre 2019) - Si è risvegliato dal coma farmacologico e, ieri mattina, dalla Terapia intensiva lo hanno trasferito nel reparto di Ortopedia, Antonio M., originario di Cinisello Balsamo (Milano), 37 anni, da due magazziniere alla Walcor di Pozzaglio ed Uniti, secondo i congiunti vittima di un pestaggio, nella notte tra venerdì e sabato, alla cena aziendale che si è tenuta al Juliette, il noto locale di via Mantova.
Antonio è finito in ospedale con il naso fracassato, la spalla e una mano rotte. I carabinieri, immediatamente intervenuti al Juliette, stanno indagando per capire come siano andate le cose. Stanno sentendo i colleghi di lavoro, amici ed il personale del Juliette. Ma Antonio è convinto che a conciarlo così sia stato qualcuno degli addetti al servizio di vigilanza del ristorante-discoteca. «Adesso che i ricordi cominciano, piano piano, ad affiorare, mio figlio mi ha riferito un particolare: mi ha parlato di un uomo con una barbetta o grigia o bianca, quello che lo ha massacrato», ha detto il padre Michele.
Sabato pomeriggio, i genitori sono corsi a Cremona, dopo aver saputo, attraverso un giro di telefonate, che Antonio era in coma farmacologico. «Avevamo il cuore in gola, quando ci hanno detto che era in Terapia intensiva. Antonio è un ragazzone di 95 chili. Devono averlo pestato di brutto. Ora che si è risvegliato, presenterà denuncia: abbiamo già contattato un avvocato».
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