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02 Novembre 2019 - 08:27
SAN BASSANO (2 novembre 2019) - San Bassano concede il via libera al registro dei bigenitori e va in controtendenza rispetto a un territorio (l’unico nella provincia con Annicco) in cui l’associazione guidata da Massimo Brugnini non è ancora riuscita a fare breccia. Il sì concesso mercoledì sera dal consiglio comunale sambassanese rappresenta infatti un unicum nella zona compresa tra Castelleone e Soresina (anche Trigolo e Casalmorano han detto no), città che per ragioni diverse hanno entrambe rifiutato l’adesione al registro della bigenitorialità, strumento che garantisce al padre come alla madre l’accesso a tutte le informazioni riguardanti i figli, particolarmente utile nei casi in cui la famiglia si divide: spesso, infatti, in caso di separazione le istituzioni dialogano con un solo genitore, ad esempio per temi riguardanti la salute, la scuola o il catechismo. Informazioni che tramite il registro potranno invece essere condivise. Nel Cremonese, nel Cremasco e nel Casalasco l’associazione dei Bigenitori ha trovato terreno fertile, tant’è che ad oggi sono già trenta i Comuni che hanno istituito il registro.
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