L'ANALISI
19 Ottobre 2019 - 10:19
CREMONA (19 ottobre 2019) - "Sono stato aggredito in via Lungastretta e pestato da tre sconosciuti, mi hanno rubato 60 euro e il telefono cellulare". Con queste parole un 32enne albanese (senza lavoro e con precedenti) che risiede in città aveva formalizzato una denuncia a i carabinieri. In effetti la vittima era stata in ospedale per medicare le ferite riportate, per altro compatibili con un'aggressione, ma il suo racconto si è rivelato completamente falso.
I militari hanno scoperto, anche grazie all'analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona indicata come luogo della rapina, che effettivamente il 32enne era stato aggredito ma non da tre sconosciuti bensì da un suo conoscente, un 35enne anch’esso di origini albanesi, disoccupato, pregiudicato e residente a Cremona attualmente sottoposto all’obbligo di dimora dopo che nei mesi scorsi era stato arrestato per ricettazione, detenzione di armi e droga dagli stessi carabinieri di Cremona.
Le indagini hanno stabilito che i due connazionali avrebbero avuto una discussione degenerata in aggressione per il prestito di un furgone non restituito. Il 32enne è stato denunciato a piede libero per simulazione di reato mentre il 35enne per lesioni personali.
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