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09 Ottobre 2019 - 19:16
Il tribunale di Cremona
CREMONA (9 ottobre 2019) - Elia, badante romena, per anni ha tenuto compagnia all’anziana Selene, insegnante in pensione. L’ha curata giorno e notte nella casa al quartiere Zaist, dove continua ad abitare grazie alla donazione che Selene le ha fatto in vita, con testamento del 2014. La casa è ancora sotto sequestro, nell’ambito di una indagine che oggi vede la badante accusata di circonvenzione di incapace.
Storia di un conto corrente gestito dalla badante e per l’accusa alleggerito di circa centomila euro. Storia di una polizza di 15mila euro. E della casa data in donazione. Elia è finita nel mirino di quattro lontani cugini dell’ottuagenaria Selene. Loro l’hanno querelata.
Per l’avvocato Raffaella Buondonno, difensore della badante, «questi lontani cugini non andavano mai a trovare l’anziana signora, l’avevano abbandonata. Da tempo immemorabile, la mia assistita la curava. Si è dedicata a lei giorno e notte, non andava nemmeno in ferie. Nel 2014, la signora l’ha nominata erede universale. Tra l’altro, la perizia dice che Selene aveva una perfetta capacità mentale, era perfettamente in grado di intendere e di volere». Il 30 ottobre Elia tornerà davanti al giudice.
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