CALCIO
08 Ottobre 2019 - 10:47
Il tribunale di Cremona
CREMONA (8 ottobre 2019) - E' in corso l'ultima udienza del processo sulla violenta rissa scoppiata tra esponenti di CasaPound e autonomi del centro sociale Dordoni il 18 gennaio del 2015, quando l'antagonista Emilio Visigalli fu preso a calci e colpito in testa con una spranga, riducendolo in coma. Sul banco degli imputati 10 esponenti di CasaPound e sette del Dordoni.
Il pm Lisa Saccaro ha chiesto per Gianluca Galli e Guido Vito Taietti, i due leader di CasaPound, la condanna a 8 anni di reclusione per tentato omicidio ai danni di Visigalli e per rissa. Per Emilio Visigalli ha chiesto 3 anni e sei mesi per rissa, mentre ha chiesto che venga assolto dal reato di lesioni cagionate a Galli; 2 anni e 6 mesi a Michele Arena del centro sociale a Dordoni, accusato di rissa e di lesioni gravi a Galli; 2 anni e 6 mesi per l'autonomo Alberto Birzi, chiedendone però l'assoluzione per le lesioni gravi a Galli.
Ha inoltre chiesto 2 anni per gli autonomi Gianluca Rossi e Filippo Esposti; 1 anno e 6 mesi per Jonathan Carnesella e 8 mesi per Andrea Romagnoli, colui che azionò l'estintore per interrompere la rissa e consentire i soccorsi di Visigalli.
Per quanto riguarda gli altri militanti di CasaPound , il pm ha chiesto la condanna a 1 anno e 6 mesi di reclusione per rissa per Matteo Bassanetti, Andrea Visigalli, Michael Gorini, Rubens Rubini, Riccardo Scandolara, Alessandro Piacentini e Stefano Zaffanella, mentre ha chiesto l'assoluzione per Lorenzo Ranelli.
Infine, il pm ha chiesto che vengano trasmessi gli atti alla procura per procedere nei confronti della testimone Sofia Alessia, l'unica che al processo aveva riferito di aver "visto un militante del Dordoni colpire Visigalli da dietro".
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