CALCIO
05 Ottobre 2019 - 19:33
CREMONA (5 ottobre 2019) - Da settimane si parla di autunno caldo, di stangate, di rincari nelle tariffe, del paventato aumento dell’Iva. Nel loro piccolo, i commercianti cremonesi si trovano alle prese con innovazioni tributarie che lasciano a dir poco perplessi. Ad esempio tassare lo zerbino all’ingresso di un negozio, un rettangolo di stoffa di meno di un metro quadrato che è lì a da vent’anni e che mai nessuno aveva considerato strumento di comunicazione alla stregua di cartelloni insegne e simili. Spieghiamo subito che la vicenda è non riconducibile a una decisione del Comune, bensì della concessionaria alla riscossione, Ica Srl, i cui funzionari sono già stati convocati per lunedì dall’assessore al Bilancio Maurizio Manzi appena avuta notizia di queste notifiche. La vicenda è stata portata alla luce nelle scorse ore da un commerciante di via Mercatello. "La new entry di quest'anno nella lista di voci sottoposte a imposta comunale - spiega - in funzione del metro quadrato occupato, è stata lo zerbino riportante il logo del brand del negozio! Zerbino che è presente da quasi 20 anni ma che quest'anno il comune ha pensato bene di mettere a reddito per un totale di 37,95 euro. Aggiungiamo poi una sanzione per omessa denuncia dello zerbino che comporta un raddoppio dell'importo".
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