CALCIO
05 Ottobre 2019 - 09:39
CREMONA (5 ottobre 2019) - «È stato un atto dovuto. Compiuto con l’obiettivo di tutelare il buon nome della Croce Rossa Italiana (Cri), che a Cremona è da sempre una presenza importante. Siamo del tutto tranquilli. Aspettiamo l’esito delle indagini in corso». Loredana Uberti, presidente della Cri cremonese, inquadra così l’esposto da lei stessa depositato (contro ignoti) presso la procura della Repubblica di Cremona, relativo a segnalazioni che hanno riguardato, in particolare, presunte anomali nelle dotazioni medicali a bordo dei mezzi di soccorso. Segnalazioni che si sono succedute durante l’estate appena terminata.
Nei giorni scorsi, a più riprese, i carabinieri del Nucleo anti sofisticazione (Nas) hanno svolto sopralluoghi presso la sede della Cri di via Persico, e, ovviamente anche a bordo delle ambulanze. Al termine di quelle verifiche non sarebbe emerso alcunché di rilevante ma le indagini proseguono.
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