CALCIO
30 Settembre 2019 - 07:33
CREMONA (30 settembre 2019) - Organizzazione ottima, giornata da incorniciare, equipaggi addestrati e con l’entusiasmo alle stelle. E tutto ciò su un Po perfetto, che ha collegato le due colonie gemelle «una sulla riva destra del Po e l’altra sulla riva sinistra», scrivevano gli storici antichi. La classica Piacenza-Cremona, 30 chilometri per barche a remi, è stata un successo. Una tradizione che era iniziata nel 1903, andata avanti fino agli anni ’80 e poi interrotta.
I vogatori cremonesi di tutte le canottieri, Bissolati, Baldesio (i più numerosi) Flora, Ferrovieri, Tamoil, e dell’Ongina, hanno raggiunto in bus Piacenza, dove venerdì scorso erano state portate le barche a remi con imbarcazioni a motore, e ormeggiate alle zattere della società Nino Bixio. Sul pullman, tra abbracci e saluti, si è capito subito che sarebbe stata una bellissima giornata.
Gli equipaggi, raggiunta Piacenza, sotto la direzione del presidente della Federazione canottaggio sedile fisso Armando Catullo, hanno armato le barche, alle quali se ne sono aggiunte alcune della Bixio. Attorno alle 9 è iniziata la navigazione su un fiume in ottime condizioni. Da subito le prime emozioni: la flotta è stata incrociata sul ponte dell’alta velocità da un Freccia Rossa lanciato a 300 chilometri all’ora. Poi la modernità è rimasta alle spalle, con i richiami dei poppieri al tempo e alla spinta (Fulvio Ghisolfi sull’Ottobella, Armando Catullo sulla Caronte, Fausto De Micheli sulla Berta della Flora con equipaggio misto, Osvaldo Bellini e Annio Borghi sulle quattro).
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