L'ANALISI
25 Settembre 2019 - 14:09
L'anestesista cremonese Mario Riccio
CREMONA (25 settembre 2019) - Duecentotrentasette medici hanno firmato un appello promosso da Mario Riccio e Associazione Luca Coscioni in favore del suicidio assistito e contro il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo)che, nei mesi scorsi, «diffuse una indicazione a tutti i colleghi medici, sostenendo che se anche cambiasse la legge i medici dovrebbero comunque seguire le indicazioni del codice deontologico, anche se in contrasto con le richieste della Corte costituzionale e l’eventuale determinazione». Lo rende noto la stessa Associazione. I medici firmatari si definiscono «pro-scelta» e contro l’"imposizione" di coscienza. «In riferimento alla richiesta di alcune associazioni mediche che si dicono pronte all’obiezione di coscienza è giusto chiarire che nessuno, nè tantomeno un medico favorevole alla morte medicalmente assistita come me - dichiara Mario Riccio, medico di Piergiorgio Welby e dirigente dell’Associazione - vuole imporre l’obbligo professionale di praticarla». Ieri, i medici cattolici hanno dichiarato di essere pronti in 400 all’obiezione di coscienza.
«Vogliamo solo garantire al paziente - afferma Riccio - quello che in tanti medici riteniamo essere un suo diritto e che speriamo che oggi la Corte Costituzionale voglia definitivamente sancire». «Insieme a tanti altri medici che condividono medesime convinzioni e obiettivi - conclude - saremo presenti al Congresso Nazionale di Associazione Luca Coscioni in programma dal 3 al 6 ottobre presso l’Università degli studi di Bari».
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