L'ANALISI
17 Settembre 2019 - 08:37
SAN DANIELE PO (17 settembre 2019) - Dopo i gamberi killer della Louisiana, scatta l’allerta anche per le tartarughe originarie degli Stati Uniti sud orientali. L’ex vasca di decantazione del depuratore diventerà un centro di recupero e ricovero di esemplari alloctone (Trachemys) della provincia di Cremona grazie al progetto Life Gestire 2020 coordinato dall’erpetologo e naturalista Vincenzo Ferri con sostegno di Regione Lombardia, Corpo Forestale e Wwf.
Questa settimana si aprirà il bando di gara regionale per accedere ai finanziamenti, ma la bontà del progetto dovrebbe essere premiata. Anche perché in provincia di Cremona vi è un elevato numero di testuggini rispetto alle altre province lombarde.
Ma cosa sta accadendo per richiedere un centro di recupero a livello provinciale?
A spiegare il progetto è proprio Ferri. «Nei bodri di Motta Baluffi, Ca’ de’ Gatti, alle Margherite di San Daniele e al Vacchelli di Cremona sono presenti delle specie di tartarughe autoctone, le Emys orbicularis, che devono essere preservate. Per questo abbiamo deciso di mettere in campo una serie di strategie affinché questi esemplari possano riprodursi e vivere in tranquillità. Nel caso dell’oasi Le Margherite vorremmo ampliare, in accordo con gli agricoltori, la zona circostante in modo tale che possano svernare e deporre le uova in tranquillità. Inoltre vorremmo realizzare un camminamento affinché tutti possano fruire e vedere questi animali in modo sicuro e protetto».
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