CALCIO
23 Agosto 2019 - 08:15
CREMONA (23 agosto 2019) - Da otto anni senza discarica, ma la città sembra non risentirne. La formula No Discarica regge. Il sistema inceneritore-raccolta differenziata dei rifiuti tiene. Almeno a guardare la cifre. Il riciclo è arrivato al 75 per cento, il restante 25 finisce o nel termovalorizzatore o in discariche del Nord Italia, soprattutto inerti e rifiuti speciali. Inoltre, un altro dato sembra andare nella strada giusta: la diminuzione dei rifiuti in generale, passata dalle 38mila tonnellate nel 2018 alle 22mila attuali (dati fino a luglio). Dai dati emerge anche che i mesi più virtuosi sono quelli compresi tra maggio e novembre (record del 77 per cento), mentre quelli meno produttivi, da questo punto di vista, sono i mesi invernali (dicembre 71 e gennaio 72).
Nell’agosto del 2011 chiude la discarica di Malagnino (nella foto). Se ne sarebbe dovuta costruire una, adiacente all’area a Vescovato, ma non è mai stata costruita (anche perché le direttive europee diciamo che lo sconsigliano). La rinuncia, però, non sembra abbia inciso sul ciclo dei rifiuti.
Cremona, il servizio è di Linea Gestioni, ricicla tutto il possibile: vetro, carta, plastica, olio alimentare, elettrodomestici, legna, toner, ferro, lattine, medicinali e molto altro. In un anno sono state raccolte quasi 29mila tonnellate di rifiuti differenziati, contro le quasi 10mila non differenziate, una percentuale virtuosa, che supera il 75 per cento di riciclo. Il materiale raccolto viene inviato o ritirato in ben 45 impianti di conferimento, specializzati per il trattamento.
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