CALCIO
09 Agosto 2019 - 08:29
CREMONA (9 agosto 2019) - Quando, il 25 luglio scorso, ha finito di discutere la sua tesi davanti alla commissione dell’Università San Raffaele, sede di Milano, le sono scese le lacrime. Perché Viola Pagliari, 28 anni, non è una insegnante di nuoto qualsiasi. Da due anni, lei mette in piscina persone speciali: bimbi e bimbe autistici, verbali e non verbali, che in vasca nuotano nell’«Acqua Amica». E’ il nome del progetto ideato da Gianluigi Ferrari presidente della onlus ‘Amici di Gianni e Massimiliano’. «In acqua i bambini autistici riescono ad acquisire le autonomie più in fretta che in altri luoghi. E crescono caratterialmente nel periodo in cui frequentano il corso», spiega Ferrari. E Viola la tesi l’ha fatta proprio sul progetto, alla sua nascita battezzato ‘H2O’, poi diventato ‘Le mille bolle blu’ — copyright Vittorio Cavaglieri che di Ferrari è l’insostituibile vice - ed infine ‘Acqua Amica’. Nella tesi Viola racconta i risultati ottenuti da dieci bimbi tra i 5 e i 10 anni, che da ottobre a maggio di quest’anno hanno svolto una lezione settimanale di 40 minuti (tre, quattro bambini per gruppo).
Titolo: ‘Il nuoto come mezzo per lo sviluppo dell’autonomia, del benessere, dell’inclusione in bambini con disturbo dello spettro autistico: il progetto Acqua Amica’ (corso di studio in scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate; relatore, il professor Matteo Quarantelli). La tesi? Settanta pagine di tecnica e cuore. Tanto cuore. Perché «di questi bambini ti innamori perdutamente: sono fantastici».
Su La Provincia di oggi l'intervista integrale a Viola Pagliari
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