L'ANALISI
30 Luglio 2019 - 08:17
CREMONA (29 luglio 2019) - «La situazione l’altra notte: un crocchio vociante di uomini palesemente alticci; due persone che litigavano di brutto per una manovra al parcheggio, tanto da far affacciare alle finestre metà dei residenti; cinquanta metri più in là un giovane di colore barcollante e un suo socio che orinava contro il muro della casa di fronte alla nostra. Che spettacolo». Sta tutto nelle parole del signor Umberto, 62 anni, un residente di vecchia data, il misto di rabbia, preoccupazione e stanchezza che pervade un numero crescente di residenti nel reticolato di strade tra la stazione, via Dante, via Palestro e viale Trento e Trieste. In effetti, gli episodi che uno dopo l’altro tramutano quella porzione di città in una zona di degrado, di animi eccitati e di sofferenza, si moltiplicano. Anche se non tutti gli episodi arrivano sulle cronache, lavorano come uno stillicidio nella percezione di coloro che abitano o vivono quella zona nevralgica della città, tra le stazioni (treni e pullman) e un’infilata di scuole frequentate, ogni giorno, da migliaia di ragazzi. «Qui non si dorme più», è il commento esasperato dei residenti.
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