L'ANALISI
23 Luglio 2019 - 10:40
CREMONA (23 luglio 2019) - Due anni e un mese di reclusione militare per presunti, ripetuti, fenomeni di assenteismo dal servizio, che l’indagato aveva tentato di giustificare trasmettendo al proprio reparto numerosi certificati medici privati: è la condanna comminata ad un caporale maggiore scelto dell’ Esercito, in servizio al Decimo Reggimento Genio Guastatori di Cremona, giudicato dal Tribunale Militare di Verona su richiesta del procuratore militare Stanislao Saeli. Secondo il Tribunale Militare, le certificazioni via via presentate, in realtà, attestavano malattie non esistenti o, comunque, non tali da impedire lo svolgimento dell’attività lavorativa. E' stato scoperto che il caporale, durante i periodi di riposo per malattia (sindrome vertiginosa, dolori al ginocchio ed altro) conduceva uno stile di vita del tutto incompatibile con le patologie lamentate, in parte documentato anche dalle fotografie che egli stesso aveva pubblicato su Facebook.
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