L'ANALISI
19 Luglio 2019 - 16:25
La procura della Repubblica di Cremona
CREMONA (19 luglio 2019) - «Abbiamo raggiunto un accordo di natura transattiva, risarcitoria». E, quindi, «usciamo di scena: era una scelta ben precisa della famiglia che voleva chiudere il prima possibile questa vicenda. Stante l’accordo, non ci costituiremo parte civile in un eventuale procedimento». Roberto Maria Dall’Olmo è l’avvocato che assiste la famiglia della ragazzina di 16 anni vittima di atti sessuali la sera del 3 giugno scorso ai giardini pubblici di piazza Roma dopo il comizio affollatissimo di Matteo Salvini. Mentre con la sorella più grande, 28 anni, era in fila per un selfie con il leader della Lega, un uomo alle sue spalle ha cominciato a strusciarsi. Quell’uomo è L.T., 50enne cagliaritano d’origine, bergamasco di adozione, arrestato quella stessa sera dalla squadra mobile per violenza sessuale e mandato agli arresti domiciliari, dopo l’interrogatorio di garanzia.
Con il suo braccio, il 50enne aveva bloccato la ragazzina e per dieci, interminabili, minuti si era strusciato contro di lei. La vittima aveva tentato di liberarsi, dandogli delle gomitate. Tutto inutile.
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