L'ANALISI
19 Luglio 2019 - 07:06
CASTELLEONE (19 luglio 2019) - Ha camminato da solo per 29 giorni, lasciandosi alle spalle e sotto le suole qualcosa come 1.050 chilometri. Dalla Francia, attraverso i Pirenei, ha raggiunto prima Santiago di Compostela, poi Finisterre e infine il promontorio di Muxia. A 68 anni suonati Sergio Garatti ha coronato un progetto che cullava da anni. La sua non voleva essere e non è stata nè una prova di resistenza, nè un tour turistico: è stato un percorso spirituale, con la fede come unica e intima compagna di viaggio. «Ho portato con me le sofferenze di chi attraversa un momento difficile e le fatiche di chi vive la disabilità: è per loro che ho pregato a Santiago e in ogni tappa durante il cammino». Quella di Garatti non rimarrà un’avventura fine a se stessa: le foto scattate durante il viaggio, le sensazioni (trascritte in componimenti poetici) provate nel mese lontano da casa, daranno vita a una serata pubblica in programma il prossimo autunno, durante la quale si concretizzerà anche una doppia donazione a due associazioni del borgo.
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