L'ANALISI
15 Luglio 2019 - 07:53
Don Angelo Piccinelli e il ministro dell'Interno Matteo Salvini
SORESINA (15 luglio 2019) - Un invito alla disobbedienza. O meglio, all’obiezione di coscienza se si tratta di applicare una legge che si ritiene sbagliata. Il parroco don Angelo Piccinelli si rifà alle parole di don Lorenzo Milani per commentare, a modo suo, le polemiche seguite ai casi Sea Watch 3 e Alex. L’intervento firmato sul notiziario parrocchiale distribuito ieri in chiesa, in parte ripreso anche nell’omelia domenicale, è un duro atto d’accusa nei confronti delle politiche anti immigrazione messe in atto (peraltro solo quando le imbarcazioni sono targate Ong) dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. «Provocato dai recenti episodi inscenati attorno alla cosiddetta emergenza migranti, ho sentito il bisogno di rileggere due emblematici testi del priore di Barbiana, che mi sembrano molto pertinenti e illuminanti, oltre che assolutamente profetici, per un discernimento meno superficiale degli eventi attuali di cui non siamo solo spettatori, ma corresponsabili e complici. La capitana della Sea Watch 3 e il capo-missione del veliero Alex sono stati accusati di non aver rispettato la legge, e di avere sfidato gli altolà opposti dalla Guardia di Finanza. Gli imputati, in entrambi i casi, si sono appellati a ragioni umanitarie, cioè al dovere di obbedire alla propria coscienza piuttosto che ad ordini ingiusti, oltretutto palesemente in contrasto con le convenzioni e i protocolli internazionali che antepongono la salvaguardia della vita umana in mare alla lotta contro l’immigrazione illegale. Don Milani, dunque, li approverebbe».
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