CALCIO
09 Luglio 2019 - 17:18
I carabinieri davanti alla casa dell'omicidio della piccola Gloria
CREMONA (9 luglio 2019) - I messaggi inviati alla moglie Audrey Isabelle prima che lei lo bloccasse. Ma anche gli eventuali sms e le telefonate fatte e ricevute il 22 giugno scorso, quando ha afferrato un coltello da cucina lungo circa 30 centimetri e ha ucciso la sua bimba Gloria, 2 anni, nel piccolo appartamento al secondo piano, in via Massarotti, dopo averle regalato due lecca lecca acquistati nella tabaccheria vicino a casa.
Anche nel telefonino di papà Kouao Jacob Danho potrebbero essere custodite informazioni utili a chi indaga per chiarire i rapporti con l’ex compagna e il contesto nel quale l’uomo ha maturato l’omicidio della loro figlioletta. Un omicidio «premeditato», secondo il sostituto procuratore, Vitina Pinto, che oggi ha affidato l’incarico di effettuare una consulenza tecnica sul telefonino dell’ivoriano all’ingegnere di Crema, Luca Losio. Lo stesso che quattro anni fa, il gip del tribunale di Ragusa nominò proprio perito nell’ambito del procedimento sull’assassinio del piccolo Loris Stival, il bimbo di 8 anni ucciso dalla sua mamma Veronica Panarello in carcere, condannata, anche in appello, a 30 anni di reclusione.
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