L'ANALISI
29 Giugno 2019 - 19:16
CREMONA (29 giugno 2019) - C’è chi dice: «Una volta le bancarelle di San Pietro erano migliori», c’è chi fa un giro a San Pietro, comunque malgrado il caldo torrido. C’è chi confessa al telefono: «Alla fine non ho resistito, sono sulle bancarelle e... ho già comprato un braccialetto». San Pietro è San Pietro e resistervi è difficile, anche se il termometro della farmacia Zamboni segna 35 gradi. C’è chi lamenta — con un po’ di nostalgia — poca varietà fra le mercanzie e mitizza le bancarelle di una volta. Una cosa è comunque evidente: lungo viale Po sono tanti i buchi, c’è chi monta il proprio banco poco dopo le 18, ma molti spazi rimangono vuoti: i banchi sono 279 da cartina... ma in molti casi ci sono ampi spazi — soprattutto all’incrocio delle vie — e sul piazzale che un tempo era pieno. Meno banchi, tanti vestiti, sono di meno anche coloro che friggono o cucinano. Gli odori appaiono meno intensi. E domani, dopo il tradizionale spettacolo notturno dei fuochi d'artificio, si replica.
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