L'ANALISI
25 Giugno 2019 - 22:11
La piccola Gloria e gli inquirenti mentre entrano nell'appartamento dove la bimba è stata uccisa dal padre
CREMONA (25 giugno 2019) - Quando, nove di sabato mattina, il suo papà è andata a prenderla nella casa famiglia di via Bonomelli e l’ha presa per mano per incamminarsi, insieme, verso l’appartamento di via Massarotti, Gloria, 2 anni, una bimba bellissima con due grandi occhi neri, era serena. E quale bimba non lo sarebbe? Era contenta di trascorrere qualche ora con chi l’ha messa al mondo. Pensava di giocarci insieme. E invece no. Nella camera da letto, il suo papà Kouao Jacob Danho l’avrebbe colpita due volte con quel coltello da cucina lungo circa trenta centimetri, ritrovato avvolto nelle lenzuola. Ma le due ferite, una al fegato e l'altra al polmone, non sarebbero state mortali. La piccola Gloria sarebbe morta dissanguata dopo ore di agonia. E sarebbero stati suoi quei lamenti percepiti da un vicino di casa. Fosse stata soccorsa subito, probabilmente si sarebbe salvata. L’orrore e la crudeltà emergerebbero dall’esame autoptico effettuato questa mattina sul corpicino della bimba all’ospedale Maggiore, lo stesso dove il padre è piantonato, in stato di fermo per omicidio, ancora ricoverato dopo l’intervento chirurgico per una ferita profonda. Lui se la caverà in una decina di giorni.
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