L'ANALISI
MASSACRATA DAL PADRE IN VIA MASSAROTTI
23 Giugno 2019 - 08:55
La rosa con il biglietto lasciti da una mamma davanti al portone di via Massarotti
CREMONA (23 giugno 2019) - «Parlava solo della sua bambina, di Gloria, e lo faceva con le lacrime agli occhi. Non riesco a credere a quello che è successo». A parlare è un’amica di Kouao Jacob Danho, l’operaio 37enne che ieri mattina ha accoltellato a morte la figlia di due anni e poi ha cercato di uccidersi conficcandosi la lama nel ventre, lanciando l’allarme solo intorno alle 18. Nel piccolo appartamento di una casa a ringhiera di via Massarotti al numero 4 si è conclusa nel peggiore dei modi la vicenda iniziata a gennaio, quando la separazione dalla moglie Isabelle Audrey, 34 anni, era culminata con una lite violenta. La donna si era rivolta alla Polizia locale ed era stata quindi portata nella casa protetta Il Focolare Guido Grassi in via Bonomelli insieme alla bambina. «Io — racconta sconvolta l’amica — per conto di Jacob avevo cercato di fare da mediatrice fra i due. Lui mi diceva che non gli facevano più incontrare sua figlia e che era da un mese che non la vedeva. È una cosa orribile, non c’è alcuna giustificazione». La bimba frequentava l’asilo nido Sacchi, in via Tibaldi, dove era benvoluta da tutti. La notizia della sua morte ha lasciato sotto choc i genitori dei piccoli compagni della piccola.
Il 37enne è stato operato in ospedale per le lesioni che si è procurato con il coltello, poi nella notte - dall'una alle cinque - è stato interrogato dal Pm. Al papà omicida era stato notificato poco tempo fa l'avviso di conclusione indagine in relazione ad un procedimento per maltrattamenti nei confronti della moglie. Ma in relazione a quell'unico litigio violento successo durante l'inverno. L'avvocato di ufficio Alessia Vismarra, presente all'interrogatorio di questa notte, lo aveva conosciuto come cliente in seguito a questa notifica. Nel corso delle indagini è emerso che ieri Jacob, il quale non aveva restrizioni, è andato a prendere la bambina alla casa protetta di via Bonomelli e l'ha portata nel suo appartamento. Dove si è consumata la tragedia.
Questa mattina davanti al portone di via Massarotti 4, una mamma ha portato una rosa con il bigliettino "Possa tu, Gloria, trovare la pace che ti è stata negata su questa terra per mano di chi ti ha messo al mondo".
Domani alle 16 verrà affidato l'incarico al medico legale per l'effettuazione dell'autopsia che si terrà martedì. Intanto nella mattinata i carabinieri hanno effettuato una nuova ispezione nella casa di via Massarotti.
Il sindaco Gianluca Galimberti è intervenuto sulla vicenda: "Una tragedia. Come cittadino, come padre, come sindaco sono sconvolto dalla morte atroce di Gloria. Cremona è sconvolta. Ci stringiamo intorno alla madre, alla famiglia e a tutti quanti hanno conosciuto la piccola. Ieri i nostri vigili e gli operatori dei servizi sociali si sono subito messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Stamattina mi sono riunito con assessori e tecnici del sociale per individuare tutto ciò che possiamo fare per accompagnare la mamma, gli operatori e i servizi educativi coinvolti in questo difficile momento”.
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