L'ANALISI
11 Giugno 2019 - 20:14
Nicolò Govoni
CREMONA (12 giugno 2019) - «Ho bisogno di voi. La pubblicazione di Se fosse tuo figlio (nelle librerie italiane da ieri) è la nostra unica e più grande occasione di fare giustizia per i bambini profughi che serviamo. Per la prima volta, denunceremo le autorità responsabili mettendo i loro nomi nero su bianco. Grazie al ricavato costruiremo una seconda Mazì in Turchia, per aiutare i bambini prima ancora che finiscano nelle grinfie dell’hotspot». È l’appello di Nicolò Govoni, 26 anni, una passione bruciante per la scrittura e la convinzione che cambiare il mondo si può. Nel suo libro informa delle condizioni disumane dell’hotspot greco di Samos. Ci lavora da anni. «In un’area pensata per 650 persone vivono 4 mila rifugiati, di cui almeno 1.500 minori».
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