L'ANALISI
07 Giugno 2019 - 07:56
CREMONA (7 giugno 2019) - Sindacato sul piede di guerra per le croniche carenze di personale (e non solo) di Poste Italiane, mentre l’estate e le ferie ormai alle porte rischiano di far degenerare la situazione nel caos di un disservizio purtroppo largamente annunciato. Accogliendo il sollecito arrivato dal sud Lombardia (Cremona, Mantova, Pavia e Lodi), ieri la Slc Cgil regionale ha comunicato a Poste Italiane la formale apertura del conflitto di lavoro con riferimento agli ambiti del mercato privati, del recapito postale e della logistica. Aree nelle quali — si legge nel documento — «permangono gravissime criticità. Slc Cgil Lombardia intende quindi denunciare le pesanti ricadute che ne derivano, nei confronti dei lavoratori e dei cittadini». «Il rischio di una seria emergenza si fa sempre più concreto e vicino, anche per quanto riguarda Cremona — spiega Mario Giuseppe Santini, segretario generale della Slc Cgil Area sud Lombardia —. Da tempo l’azienda aveva promesso di porre in essere una politica di assunzioni (su Cremona l’ipotesi era di circa trenta persone) a fronte della continua erosione degli organici legata al flusso dei pensionamenti. Nonostante i nostri ripetuti solleciti, però, non si è visto nulla di concreto. Sappiamo che l’azienda ha aperto graduatorie a valere sulla mobilità interna a livello nazionale per assunzioni a tempo indeterminato. Ma i trasferimenti sono ovviamente su base volontaria e non è affatto scontato che si trovino lavoratori disponibili».
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