L'ANALISI
03 Giugno 2019 - 09:16
Alessandro Zagni, Carlo Malvezzi e Matteo Salvini
CREMONA (3 giugno 2019) - E’ il giorno dei giorni per la coalizione di centrodestra e per il suo candidato sindaco Carlo Malvezzi. Quello nel quale si ci gioca la super arma - per nulla segreta, ma finora vincente su tutti i fronti - per cercare di ribaltare le sorti di una guerra che la mattina del 26 maggio sembrava stravinta e 24 ore dopo aveva invece l’aspetto di un’apparentemente inspiegabile sconfitta. Molto più dolorosa e bruciante di quanto il risultato - il ticket per la sfida finale del ballottaggio di domenica prossima, con il 41,66% dei consensi e meno di cinque punti di distacco dal 46,36% di Gianluca Galimberti - potesse legittimare. Ora, però, non c’è più tempo per attardarsi in analisi e polemiche, così per l’offensiva finale questa sera - alle 21 in piazza Roma - la parola passa a Matteo Salvini: leader della Lega che ha cancellato dal suo logo il Nord per vincere dappertutto, vicepremier, ministro dell’Interno e ombra sempre più lunga sul presidente del consiglio Giuseppe Conte, che le incerte sorti del primo governo gialloverde potrebbero costringere a cedergli il passo in tempi non molto lontani.
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