L'ANALISI
02 Giugno 2019 - 08:51
CASALBUTTANO (2 giugno 2019) - Lettera anonima lasciata nella cassetta della posta del primo cittadino con l’ennesima accusa verso il modo di lavorare dei dipendenti comunali: «Comandante sindaco tu gatto e i topi ballano, vergogna. Firmato Zorro». Ma Gian Pietro Garoli e i 20 dipendenti del municipio non ci stanno e difendono il loro operato: «Ora basta nascondersi dietro l’anonimato, se c’è qualcosa da segnalare che si venga in Comune mettendoci la faccia. Non è la prima volta – commenta il sindaco – che ricevo scritti come questi con critiche verso i dipendenti che lavorano sul territorio. Questa persona ritiene che copra dipendenti fannulloni? Siamo all’assurdo. Giro spesso in paese e non mi sembra che quanto scritto corrisponda alla verità. Ho sempre fatto il mio dovere politico anche se c’è da chiarire che chi coordina e pianifica il lavoro dei dipendenti è il responsabile di servizio comunale e non il sindaco. Ma al di là di ciò si accettano critiche se costruttive. E per eventuali lamentele, documentate con delle prove, bisogna rivolgersi in municipio e non lasciare biglietti anonimi».
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