L'ANALISI
02 Giugno 2019 - 08:51
SONCINO (2 giugno 2019) - Le indagini sull’omicidio di Alessandro Fiori, assassinato l’anno scorso in Turchia, nonostante le buone premesse del mese scorso, finiscono nuovamente per arenarsi. Ennesimo black out delle comunicazioni fra le due procure: Istanbul, infatti, non ha ancora passato a Roma le foto e i video del ritrovamento del corpo dopo quasi tre mesi dalla richiesta. E anche i parenti vengono ignorati dalle autorità turche.
A oltre un anno del tragico ritrovamento sul Bosforo del corpo senza vita del manager 30enne di Soncino non solo giustizia non è ancora stata fatta ma pare addirittura che le indagini in Turchia siano condotte volontariamente a rilento. A pensarlo è in primis proprio Eligio Fiori, il papà di Alessandro: «Ho appreso che le autorità turche non hanno gradito l’esito dell’esame autoptico che confermava la morte prima della caduta in acqua e, quindi, la possibilità di omicidio. Hanno chiesto un secondo parere e da quel che so, tramite media e politici, anche nel passaggio delle prove d’indagine alla procura romana ci sarebbero forti ritardi. Ho provato a contattare il mio avvocato a Istanbul, ma anche lui non ha potuto metter mano a nulla che riguardi le indagini».
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