L'ANALISI
01 Giugno 2019 - 08:35
CREMONA (31 maggio 2019) - Sabato 9 agosto del 2015, Rimini, viale Modena, civico 1. Sguardo all’insù: la casa pubblicizzata sul sito www.Subito.it e presa in affitto per due settimane di vacanza, versando 440 euro di caparra, non è la stessa. Il sospetto di essere stata truffata diventa certezza grazie ad un signore che passa di lì. «Già altre persone sono state qui, cercando abitazioni promesse in altri annunci». Da viale Modena civico 1 a via Destra del Porto, numero 43, stazione dei carabinieri. Sono le 19.47 quando Tiziana, cremonese di 40 anni, denuncia di essere stata beffata. Da chi? Per l’accusa, Maria Donato, napoletana di 57 anni, residente a Melito di Napoli. Teresa non l’ha mai vista in volto. E neppure Luca Curatti, l’avvocato che difende d’ufficio la presunta truffatrice: oggi si è aperto il processo, rinviandolo al 15 novembre, quando saranno sentiti i testimoni del pm, fra i quali la stessa Tiziana. E sempre oggi, al pm il giudice ha prodotto l’annuncio sul sito Subito.it e il versamento della caparra su Posta Pay.
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