L'ANALISI
22 Maggio 2019 - 07:50
Giovanni Scotti e uno scorcio di Fondazione Sospiro
SOSPIRO (22 maggio 2019) - «Il cambio di statuto in Fondazione Sospiro nulla ha a che vedere con le elezioni comunali che si stanno svolgendo in paese. L’attività di Ios non può e non deve essere subordinata all’esito delle urne». Parole dure quelle del presidente Giovanni Scotti che sostiene con forza e convinzione l’operato dell’attuale Cda, la cui composizione, con la prima revisione attuata, non prevede più la maggioranza pubblica dei consiglieri. Dopo l’approvazione, avvenuta alcune settimane fa, da parte della Regione Lombardia del nuovo statuto, il Cda sarà composto da un consigliere nominato dal sindaco e uno dalla parrocchia di Sospiro (a garanzia della rappresentanza territoriale, riducendo però l’influenza della politica nella scelta dei componenti), un membro nominato dalla Provincia di Cremona, uno dalla Diocesi di Cremona, ed un membro nominato dal Consiglio stesso. Sarà compito del primo cittadino nominare il revisore unico garante dei bilanci e della legittimità degli atti.
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