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Treni, pendolari sul piede di guerra

Il comitato incalza: "Basta bus". Regione Lombardia e Trenord nel mirino

Daniele Duchi

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18 Maggio 2019 - 19:24

Treni, pendolari sul piede di guerra

Pendolari cremonesi in stazione alla salita sul treno per Milano

CREMONA (19 maggio 2019) - L’altro ieri, a Casalmaggiore, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha annunciato un intervento atteso da decenni: «Il raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Cremona-Codogno — ha garantito — sarà tra le opere commissariate grazie alla norma sui commissari inserita nel decreto Sblocca cantieri, così da permettere un’accelerazione dei lavori». Ieri, fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno precisato che non ci sarà una norma ad hoc, dal momento che per il commissariamento di questa come di altre opere basta la norma già presente nello Sblocca cantieri e che prevede la nomina di commissari straordinari per sbloccare i cantieri. Insomma, i lavori si avvicinano. Non basta comunque ai pendolari. Che costretti a scontare giorno dopo giorno disagi e disservizi, salgono comunque sulle barricate. Nello specifico è il Comitato dei Pendolari Lombardi che, bocciando senza appello il piano emergenziale di Trenord fondato sulla sostituzione di alcuni treni con bus, sia sulla tratta per Milano che su quella per Brescia, domanda di riportare «il prima possibile» i treni su tutte le corse dove i convogli sono stati sostituiti con i pullman.

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