L'ANALISI
04 Maggio 2019 - 08:55
CREMONA (4 maggio 2019) - Niente cantiere da chiudere quanto più in fretta. Di temporaneo, in questa vicenda, potrebbe esserci poco o nulla. L’area ferroviaria vicina a via della Vecchia Dogana , la strada che porta dalla stazione a via Brescia, Rfi intende utilizzarla come luogo per lo stoccaggio e la movimentazione delle pietre all’amianto utilizzate per le massicciate.
Sono le parole di un paio di residenti andati a chiedere conto all’Ats di quanto accade ormai da mesi (i grossi sacchi bianchi con
la ‘a’ di amianto allineati oltre la recinzione a mo’ di diga, poi in parte spostati, in parte coperti da un telone) e le verifiche condotte dai referenti cremonesi dell’Osservatorio nazionale amianto (Ona) a gettare ombre inquietanti su quel che accade a
pochi metri dalle palazzine di quella e delle vie circostanti (dove da tempo viene segnalato il sistematico deposito di una
polvere scura su balconi e serramenti)
Intanto è stato depositato dai referenti cremonesi dell’Ona ai carabinieri della Forestale l’esposto-denuncia relativo alla presenza di una copertura composta «verosimilmente in amianto» nei pressi dell’edificio che in via Livrasco, al Migliaro, ospitava un tempo l’oratorio e si trova a poche decine di metri da un asilo.
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