L'ANALISI
30 Marzo 2019 - 08:14
CREMONA - Il due per cento degli investimenti che la criminalità organizzata opera in Lombardia approdano in provincia di Cremona, nel cuore di una regione da sempre considerata il cuore produttivo dell’Italia ma di recente, purtroppo, anche terreno moltiplicatore degli affari illeciti. E per Cremona, il passaggio dalla posizione di livello 4 (provincia marginale) a livello 3, vale a dire territorio in cui si concretizzano business illeciti tutt’altro che irrilevanti, sancisce una situazione quasi patologica di fronte alla quale non è possibile né giusto voltare le spalle. Il monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia a cura dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano, organismo di assoluta attendibilità guidato dal Nando Dalla Chiesa, conferma gli scenari delineati da tutti coloro che nel corso degli ultimi mesi hanno illustrato un progressivo avanzamento delle mafie, su tutte la ’ndrangheta, nei gangli produttivi dei territori compresi tra le Alpi e il centro Italia.
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