L'ANALISI
30 Marzo 2019 - 08:32
La comandante Federica Deledda
CREMONA - Incrementare la mobilità ciclistica significa diminuire gli incidenti in cui sono coinvolti gli utenti delle dure ruote. È il paradosso della ‘safety in numbers’, la sicurezza nei numeri, citato da Federica Deledda, vicequestore e comandante della sezione cremonese della polizia stradale. All’aumentare del numero dei ciclisti, infatti, i conducenti di automobili diventano più consapevoli della loro presenza e migliorano la loro capacità di anticiparne la presenza nel traffico. «Ma le regole — spiega Deledda — devono essere partecipate, non imposte. Solo così vengono rispettate. Così e anche con i controlli e le verifiche. Per questo voglio sottolineare che i controlli dei limiti di velocità nei centri urbani non devono essere vissuti dagli utenti come vessatori. La nostra finalità non è incidere sul portafogli, ma sulla condotta di chi guida».
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