L'ANALISI
28 Marzo 2019 - 18:28
PIZZIGHETTONE - Lunedì 30 novembre del 2015: Diego e Bebi Halilovic, sinti con una sfilza di alias e di precedenti, per l’accusa irrompono nel Famila, durante la pausa pranzo con il supermercato chiuso. Scassinano due cassaforti, arraffano 1.000 euro e fuggono. Ma uno dei due banditi, Diego Halilovic, commette un errore: lascia le sue impronte sulla porta d’ingresso del market. Il 9 dicembre successivo, i carabinieri lo arrestano per un altro colpo, stavolta fallito, all’ex Monopolio di Costa Sant’Abramo. Le sue impronte combaciano con quelle lasciate a Pizzighettone. Entrambi già condannati, con il paracadute del patteggiamento, a 3 anni di reclusione per il mancato assalto all’ex Monopolio, da giovedì 28 marzo i due Halilovic sono a processo per il furto aggravato al supermercato di Pizzighettone (li difende l’avvocato Enrico Moggia). La sentenza sarà emessa il 27 giugno prossimo.
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