L'ANALISI
28 Marzo 2019 - 07:52
CREMONA - Nella Cremona che crede nell’integrazione e che dell’integrazione è diventata modello, ha lasciato il segno la scritta odiosa comparsa sulla sede delle associazioni Baskin e Giorgia: messaggio becero contro i disabili all’ingresso di due sodalizi che ai disabili si sono avvicinati convinti del loro essere sempre sempre risorsa per tutti e mai problema per nessuno e che dell’inclusione hanno fatto la loro missione. «Una marea di handicappati qui, in via Cadore, che magari prendono pure i parcheggi riservati. Avete sbagliato via»: eccolo, il pensiero della vergogna.
E contro quel pensiero, a contrasto della mentalità tanto chiusa quanto ripiegata nell’egoismo che sottende, dopo il dissenso espresso dal sindaco e dalla politica ora si alza un appello particolare. Una sorta di chiamata a raccolta per mettere ai margini chi la pensa così. È Francesco Bordi, ex assessore all’Ambiente della giunta Perri, a rivolgere il suo invito «a tutti i cittadini, le forze politiche, i candidati di qualsiasi schieramento, i rappresentanti delle istituzioni ad ogni livello, i componenti l’attuale consiglio comunale, compreso il sindaco e la giunta».
La proposta: «Il giorno dell’inaugurazione della nuova sede Baskin e dell’Associazione Giorgia ritroviamoci tutti in via Cadore ad esprimere l’orgoglio di essere la capitale del Baskin e a ribadire che Cremona e i cremonesi nulla hanno a che spartire con il solito idiota che per la propria ignoranza non riesce nemmeno a comprendere ciò che scrive».
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