L'ANALISI
21 Marzo 2019 - 21:30
BRESCIA - E’ arrivato in manette davanti ai giudici della corte d’appello di Brescia. Stavolta, «detenuto per altra causa» Moussa Diatta, il senegalese al quale, giovedì 21 marzo, è stata confermata la condanna a tre mesi di reclusione (pena sospesa) per lesioni ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Per aver, cioè, aggredito Giordano Stagnati, l’ex capotreno di Trenord, il 23 settembre di due anni fa sul regionale Brescia-Cremona. Stagnati, licenziato tre mesi dopo per aver insultato il senegalese («negro di m...»), frase per cui si era scusato («mi è scappata, ma non sono razzista») e per aver detto una bestemmia, potrebbe tornare a lavorare sui treni, la sua passione sin da bambino. Non su quelli della società milanese. «Nei giorni scorsi, ha superato la prima selezione (un test psicoattitudinale) per poter lavorare in una compagnia ferroviaria dell’Emilia Romagna», ha detto l’avvocato di parte civile, Massimiliano Cortellazzi.
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