L'ANALISI
19 Marzo 2019 - 07:28
CREMONA - Alla svolta si era arrivati dopo un percorso tanto lungo quanto tortuoso: al culmine delle divergenze con Fin, il Comune aveva lanciato la gara per il cambio di gestione degli impianti natatori e il primo ottobre 2017 era ufficialmente iniziata per la piscina l’era Sport Management. Che solo un anno e mezzo dopo, adesso, se non è già arrivata al capolinea di sicuro potrebbe essere agli sgoccioli: l’amministrazione, nella giunta della scorsa settimana, avrebbe infatti condiviso la scelta di recedere dalla convenzione con la società veneta. Al netto del riserbo assoluto che l’esecutivo prova a mantenere su un capitolo palesemente delicato, un orientamento chiaro per un nuovo possibile ribaltone: a due mesi dal voto, politicamente significativo viste le polemiche anche feroci che hanno accompagnato prima l’addio alla Federazione italiano nuoto, poi il cambio e quindi anche la nuova gestione e per le critiche che una eventuale, nuova, inversione di rotta certamente susciterebbe.
L’assessore alla partita, Mauro Platè, offre non a caso una versione cauta se non opposta alle indiscrezioni che filtrano: «Non abbiamo condiviso alcuna decisione — minimizza sviluppo ed esito del confronto in giunta —: ho semplicemente illustrato la situazione e il rapporto che in questo momento il Comune ha con la società e sulla base di quello valuteremo come muoverci. La revoca della convenzione è solamente una delle opzioni sul piatto».
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