L'ANALISI
16 Marzo 2019 - 13:18
CREMONA - E' stata vandalizzata nella notte tra venerdì 16 e sabato 16 marzo la sede di Rifondazione comunista. Questo il comunicato trasmesso da Enzo Rangognini della segreteria cittadina: "Stanotte col solito favore delle tenebre ignoti (ma non troppo) per la quarta volta nel giro di tre settimane (dal 24 febbraio a oggi) hanno vandalizzato la sede del Partito della Rifondazione Comunista, posta all'accesso di via Cavitelli da corso Matteotti. A saracinesca calata i malviventi hanno divelto e lacerato comunicati e volantini affissi sulla vetrina, indirizzandosi con particolare intenzione a quelli che recitano "No CPR, non lager di Stato. Né a Milano, né altrove, né in Libia", cioè al recente disposto del decreto del ministro degli Interni Matteo Salvini, e a quelli esprimenti solidarietà al legittimo governo della Repubblica bolivariana del Venezuela, concludendo la coraggiosa impresa con spruzzi d'orina. Per questi motivi non abbiamo molti dubbi sulla provenienza di codesti personaggi, collocati sicuramente alla destra dello scacchiere politico, che si prefiggono magari l'intento di drammatizzare una campagna elettorale che a Cremona ha come obiettivi il prossimo Parlamento Europeo e l'amministrazione comunale. Dell'accaduto è stata presentata denuncia alla Digos".
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