L'ANALISI
15 Marzo 2019 - 07:19
CREMONA/CREMA - La Polizia di Stato di Cremona ha eseguito all'alba di venerdì 15 marzo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di cinque cittadini romeni, facenti parte di un sodalizio criminale accusato di aver commesso una rapina in una villa di Crema nel giugno del 2018.
In quella circostanza quattro persone (due delle quali armate di pistola) s’introdussero all’interno dell’abitazione, tenendo in ostaggio i quattro componenti della famiglia presenti. Durante l’incursione fu divelta una cassaforte, dalla quale i malviventi – che per scoraggiare ogni possibile tentativo di resistenza non esitarono a colpire con un pugno al volto una delle vittime – prelevarono denaro e gioielli e furono asportati numerosi capi d’abbigliamento ed accessori di lusso: bottino da 200 mila euro circa.
Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile, condotte tra il giugno e il dicembre del 2018, oltre ad accertare la responsabilità degli indagati in ordine alla rapina con l’attribuzione ad ognuno di un ruolo ben preciso, hanno inoltre dimostrato come gli stessi fossero dediti ad altre attività criminali nel territorio cremasco, quali le estorsioni e lo spaccio di droga
Nel corso dell’attività investigativa, infatti, sono stati effettuati due arresti in flagranza: uno di un romeno del ’92, trovato in possesso di mezzo etto di cocaina; l’altro del leader della banda per un’estorsione ai danni di un pensionato, fatto per il quale è attualmente detenuto.
Dal complesso delle attività è emerso come i membri della banda fossero animati dal bisogno inesauribile di soldi per soddisfare ogni tipo di desiderio o “vizio” (quale, ad esempio, il consumo di stupefacenti).
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