L'ANALISI
08 Marzo 2019 - 09:19
SORESINA - Ha colpito la moglie, una 34enne di origine rumena, in più occasioni con calci e pugni su tutto il corpo provocandole escoriazioni ed ecchimosi tali da cagionarle lesioni, a volte anche gravi, nonché rivolgendole umilianti vessazioni, anche in presenza dei suoi tre figli minorenni (due bambine rispettivamente di 14 e 10 anni ed un maschietto di 7 anni), per costringerla a prostituirsi contro la sua volontà. Inoltre, ha rinchiuso la moglie in casa, privandola delle chiavi e del telefono cellulare, al fine di impedirle di richiedere aiuto. I carabinieri della Compagnia di Cremona hanno arrestato dopo averlo rintracciato in un’abitazione di Soresina il 33enne G.E.A., alias P.E.A., nato in Romania, in Italia senza fissa dimora, disoccupato, pluripregiudicato, in ottemperanza ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Bergamo lo scorso 9 febbraio per i reati di sequestro di persona, maltrattamento in famiglia, lesioni e violenza privata aggravate e continuate. In particolare l'uomo, veniva rintracciato all’interno dell’abitazione di domicilio della moglie, in violazione del divieto di avvicinamento alla stessa, precedentemente prescrittogli dall’autorità giudiziaria di Bergamo, dove mesi prima la donna risiedeva.
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